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Altro che tartufo bianco: quello nero di Bagnoli è più gustoso ed anche economico | Tutto quello che devi sapere

Tartufo nero
Tartufo nero – paginevesuviane.it

In Campania puoi trovare un tartufo nero gustoso come quello bianco ma molto più economico: ecco cosa c’è da sapere.

La cucina italiana può senza dubbio vantare numerosi piatti non solo della tradizione ma anche rivisitazioni particolari. In tal senso ci sono alcuni ingredienti che con il passare degli anni sono divenuti tra i più amati. Tra questi abbiamo anche il tartufo che rende i piatti più saporiti.

Il più famoso è quello bianco che però presenta una difficoltà legata al prezzo. Si tratta infatti di un prodotto particolarmente costoso e quindi non sempre alla portata di tutti. Oggi però vogliamo proporvi una valida alternativa e si tratta di un tartufo nero.

In questo caso parliamo del tartufo di Bagnoli che viene prodotto nella zona dell’Irpinia ma vediamo cosa sappiamo in merito.

Prodotti tipici della Campania: alla scoperta del tartufo nero di Bagnoli

Il tartufo nero di Bagnoli è stato raccolto per la prima volta nella seconda metà dell’ottocento ed in poco tempo ha conquistato tutti. Questo per due motivi ben precisi. Uno legato al sapore che viene influenzato anche dalla zona di raccolta ossia nei pressi di un faggio o di un pino nero. Il secondo motivo è legato al costo molto basso e dovuto alla grande quantità che ogni anno si registra.

Questa tipologia di tartufo è particolarmente apprezzata anche per il suo profumo e per la sua consistenza. Inoltre, a differenza della variante bianca, questa tipologia di tartufo ha una caratteristica particolare ossia la sua capacità di resistenza al calore ma vediamo questo cosa comporta.

Scopri il tartufo di Bagnoli – paginevesuviane.it

Tartufo nero di Bagnoli: ecco come usarlo in cucina

Questo tartufo di Bagnoli, che si riconosce anche per le venature nere che risaltano sullo sfondo chiaro, è quindi un ingrediente fondamentale anche per i piatti caldi. Per questo motivo chi lo ama è solito usarlo anche in preparazioni calde e lunghe come spezzatini, minestre, all’interno dei ravioli fatti in casa o per dare una spinta in più alla pasta e fagioli.

In aggiunta il tartufo nero è anche in grado di dare sprint a piatti in bianco e con la carne. Gli esperti inoltre consigliano di consumarlo con un vino minerale e tra questi anche quello che viene prodotto nella stessa Irpinia. Piccola nota per quanto riguarda la sua conservazione: il tartufo di Bagnoli può essere conservato in un luogo fresco fino a 15 giorni dopo la raccolta.