Abbazia di Montevergine, non tutti sanno che i monaci hanno per anni nascosto la Sacra Sindone: un evento storico
Si tratta di una delle mete religiose più visitate d’Italia che assunse particolare rilevanza durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il Santuario di Montevergine è uno dei monumenti storici e noti della Campania. È situato nell’omonima frazione in provincia di Avellino e nel corso dei decenni è diventato una meta obbligatoria per i numerosi pellegrini.
Infatti si stima che ogni anni facciano tappa al Santuario oltre un milione e mezzo di persone che non vedono l’ora di ammirare e venerare il quadro della Madonna di Montevergine, risalente al tredicesimo o quattordicesimo secolo. Quest’ultima viene raffigurata in tutta la sua bellezza seduta su un trono e con in braccio il bambino Gesù.
È importante però sottolineare che al contrario di ciò che si può pensare, il culto della Madonna di Montevergine non è legata ad alcuna apparizione. Infatti tutto è cominciato quando Guglielmo de Vercelli, un monaco eremita, decise di dedicare la sua vita alla preghiera attraverso il culto di Maria.
Oltre a questo motivo, che spinge molti pellegrini a far visita a questo luogo sacro, ce n’è un altro che attira ogni anni milioni di persone e ha a che fare con la celeberrima Sacra Sindone, che porta con sé una ricca storia fatta di miti e leggende.
Una storia memorabile
Come accennato in precedenza, il Santario di Montevergine è legato profondamente al monaco Guglielmo da Vercelli, il quale durante un pellegrinaggio a Gerusalemme incontrò San Giovanni da Matera, che gli consigliò di recarsi in Occidente e prestare i suoi servizi religiosi. Una volta arrivato in Irpinia però sentii che non era questa la sua meta finale e che sarebbe dovuto recarsi su un monte.
Per questa ragione decise di stabilirsi sul Monte Partenio, dove ebbe la possibilità di dedicarsi alla sua vita monastica. Ed è proprio in questo periodo che venne costruita la prima chiesa, che con il tempo si riempii di numerosi capolavori artistici, incluso quello che è tutt’ora conosciuto come il dipinto della Madonna di Montevergine.
La Sacra Sindone
La chiesa assunse un’importanza ancora più grande nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Infatti è proprio qui che tra il 1939 e il 1946 venne nascosta la Sacra Sindone, che Hitler stava cercando disperatamente a Torino.
La struttura originale, quella voluta da Guglielmo de Vercelli, venne distrutta ma nel tempo fu sostituita da un complesso ancora più grande conosciuta attualmente come Abbazia di Montevergine. Ci sono però altri edifici importanti che vale la pena visitare nei dintorni. Tra questi troviamo la Basilica Cattedrale, risalente agli anni ’60, dove sono conservate le spoglie del celebre monaco, e la Basilica Antica, caratterizzata da uno stile barocco e costruita nel punto esatto dove un tempo era situato l’originale Santuario.