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Ha ispirato musicisti, scrittori ed oggi viene definita la “Città della Musica”: in Costiera Amalfitana si nasconde un borgo magico

Ravello
Alla scoperta di Ravello, la Citta della Musica – paginevesuviane.it

Situato nella parte più alta della Costiera Amalfitana, questo piccolo borgo è stato fonte di ispirazione per numerosi volti noti. 

Oltre ad un panorama mozzafiato, il piccolo borgo salernitano è soprannominato Città della Musica. Molti lo avranno già sentito nominare, anche se non risiedono nella zona soprattutto per i numerosi eventi musicali che richiamano ogni anni turisti da tutto il mondo.

Con poco più di 300 anime Ravello è diventata una delle destinazione più ambite della Campania, sempre pronta ad ospitare decine di migliaia di visitatori. Tra gli eventi più celebri c’è il Ravello Festival, nato negli anni ’50.

Quest’ultimo si tiene ogni estate e comprende, oltre alle rappresentazioni musicali, anche esibizioni letterarie e cinematografiche, alle quali vengono spesso invitati artisti di fama mondiale. Ma scopriamo alcuni dettagli in più sul piccolo paese diventato ormai una meta immancabile degli appassionati di musica.

Alla scoperta di Ravello

Nonostante le piccole dimensione, nel corso del tempo Ravello è stato un punto di riferimento e ritrovo per molti intellettuali, che includono il compositore tedesco Wilhem Richard Wagner. Fondata dai romani per rifugiarsi dalla invasioni barbariche, nel nono secolo il piccolo borgo divenne parte del ducato di Amalfi e successivamente della Repubblica marinara di Amalfi .

Dal dodicesimo secolo invece inizia il suo grande declino, durato fino all’ottocento quando grazie ai Borboni fu costruita una strada che fiancheggiava la costa facendo diventare l’attuale Ravello una meta molto ambita, perfino tra le star, tra cui Greta Garbo, Winston Churchill e Virginia Woolf.

Ravello
Alla scoperta di Ravello, la Citta della Musica – paginevesuviane.it

Luogo d’ispirazione

Ravello è stata una fonte di ispirazione per molti scrittori e poeti come Boccaccio, il quale, dato il suo amore per il paesino, gli ha perfino dedicato una novella presente nella sua opera più conosciuta, Il Decameron: “Credesi che la marina da Reggio a Gaeta sia quasi la più dilettevole parte d’ltalia… Tra le quali città dette n’è una chiamata Ravello, nella quale, come che oggi v’abbia di ricchi uomini, ve n’ebbe già uno il quale fu ricchissimo, chiamato Landolfo Rufolo…”.

Oltre ad essere un borgo ricco di bellezza naturali, lo è anche a livello culturale. Infatti quest’ultimo offre numerose attrazioni, come il Duomo, situato al centro di Ravello. Altrettanto magnifici sono i Giardini di Villa Cimbrone, dove sono presenti rare specie di piante, statue e fontane. Degne di nota sono anche le chiese, come la Chiesa di Sant’Angelo dell’Ospedale, situata a pochi passi dal Duomo, e la Chiesa dell’Annunziata, considerata il simbolo di Ravello, in quanto caratterizzata da due caratteristiche cupole, protagoniste in ogni cartolina o immagine della città.