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Da secoli i napoletani venerano San Gennaro ma in pochi sanno chi è stato il primo Santo Patrono dela città: la storia di Sant’Aspreno

Sant'Aspreno
Sant’Aspreno (Fonte Twitter) – paginevesuviane.it

Il primo Santo Patrono di Napoli non è stato il più noto San Gennaro: in pochi conoscono la storia di Sant’Aspreno.

Il popolo napoletano è da sempre particolarmente legato alle tradizioni, anche dal punto di vista religioso. Lo conferma il rapporto che la popolazione di Napoli ha da sempre con San Gennaro ossia il Santo Patrono della città.

I napoletani venerano particolarmente questo santo che ha salvato la città stessa dall’eruzione del Vesuvio il 16 dicembre del 1631. Una storia che da secoli viene narrata dai cittadini napoletani sia alle generazioni successive che ai turisti che arrivano in città.

San Gennaro però non è stato il primo Santo Patrono della città ma la storia narra che prima di lui i napoletani veneravano Sant’Aspreno.

Napoli, il primo Santo Patrono della città: Sant’Aspreno

Napoli ed i napoletani hanno da sempre un legame speciale con la religione e lo conferma la presenza di circa 50 santi patroni. Il più importante è senza dubbio San Gennaro che viene commemorato il 19 settembre ed a cui è legato il mistero della liquefazione che si verifica per ben tre volte ogni anno. Un evento attesissimo anche perché se il miracolo non si ripete per i napoletani è segno di sventura in arrivo.

Tra i circa 50 patroni della città vi è però anche Sant’Aspreno che molti non sanno essere stato il primo Santo Patrono della città e venerato in tal senso fino al 1673. In città vi sono molti luoghi a lui dedicati ma in pochi conoscono la sua storia. Vediamola quindi nel dettaglio.

La storia di Sant’Aspreno (Fonte Twitter) – paginevesuviane.it

Sant’Aspreno, una storia quasi sconosciuta: i dettagli

La storia narra che mentre San Pietro era in viaggio con alcuni discepoli verso Roma, decise di fermarsi a Napoli e qui una donna ammalata promise al santo che si sarebbe convertita se lui avesse guarito le sue pene. Dopo il miracolo, quella stessa donna raccomandò al santo un suo amico, appunto Aspreno, anche lui ammalato e pronto a convertirsi. Dopo averlo guarito e battezzato, Pietro decise di affidare a lui la guida della chiesa cattolica a Napoli.

Aspreno divenne così il primo vescovo di Napoli e da tutti è stato per secoli venerato in quanto in grado di guarire gli ammalati ed in quanto sempre attento alle condizioni dei poveri. Fino al 1673 è stato quindi il Santo Patrono della città e per lui sono state erette numerose chiese in città. Per anni i suoi resti sono stati custoditi presso le Catacombe di San Gennaro mentre ad oggi è possibile trovarle presso la basilica di Santa Restituita su Via Duomo a Napoli.