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Nel Sannio si nasconde un borgo che ha ispirato registi ed attori: scopri tutte le bellezza di Sant’Agata de’ Goti

Sant'Agata de' Goti
Alla scoperta di Sant’Agata de’ Goti – paginevesuviane.it – foto Instagram

È stato più volte utilizzato come set cinematografico grazie alla sua incontrastata bellezza: scopriamo insieme il piccolo borgo campano.  

Circondato da colline da un lato e da montagne dall’altro, il borgo di Sant’Agata de’ Goti è conosciuto per aver inspirato famosi registi, che lo hanno scelto come set cinematografico per i propri film. Non è un caso infatti che rientri nella lista dei borghi più belli d’Italia.

Con i suoi 10 mila abitanti il paesino campano, situato nella provincia di Salerno, si differenzia dai paesi circostanti per la sua conformazione tipicamente medievale, arroccata su un altopiano dal quale risaltano i campanili e le cupole maiolicate. La fisionomia definitiva del borgo però viene fatta risalire ai longobardi.

Il nome invece ha origine da una colonia di guerrieri Goti provenienti dalla Sicilia, dove vennero a conoscenza del culto di Sant’Agata. Ed è proprio qui che nel sesto secolo decisero di stabilirsi. Oggi la bellezza di questo luogo ha fatto da sfondo a numerose pellicole internazionali.

Alla scoperta di Sant’Agata de’ Goti

Non c’è alcun dubbio che Sant’Agata de’ Goti rappresenti un borgo davvero speciale, non solo per il suo fascino naturale ma per tutte le attrazioni che lo caratterizzano, partendo dal centro storico, unico nel suo genere. Infatti si trova su una terrazza di tufo, la quale viene affiancata da due gole a parete verticale create nel corso dei secoli da due fiumi, il Martorano e il Riello.

Per quanto riguarda la conformazione del suggestivo paese campano, la sua pianta è a semicerchio e ha una lunghezza di un chilometro. Nonostante le piccole dimensioni, nasconde dei gioiellini turistici eccezionali. Tra questi il Castello ducale, fondato dai longobardi, che con gli anni ha subito diverse modifiche. Di fronte di trova invece la Chiesa di San Menna, risalente al dodicesimo secolo e caratterizzata dal portale originario romanico, che presenta delle foglie e due teste di leone.

Sant'Agata de' Goti
Alla scoperta di Sant’Agata de’ Goti – paginevesuviane.it – foto Instagram

Altre informazioni

Nella parte meridionale del borgo è situata la Chiesa più importante, quella dell’Annunziata, fondata nel 1237 e ricostruita circa cento anni dopo a seguito di un terremoto, anche se presenta un portale e un campanile del Cinquecento. Lo stile interno invece è gotico ed include degli affreschi molto interessanti anche se sono stati scoperti solamente qualche decennio fa in quanto nascosti dietro ad una mano di intonaco.

Degna di nota è anche la Villa Torricella, che si trova all’estremità settentrionale di Sant’Agata de’ Goti, così come il Museo diocesano, inaugurato nel 1996 e che raccoglie numerose opere d’arte provenienti dalle chiese dei paesi circostanti, danneggiate durante il terremoto del 1980. Come accennato in precedenza inoltre, il paese campano è stato più volte utilizzato come set cinematografico di svariati film. Tra questi ricordiamo La mia generazione con Claudio Amendola e Stefano Accorsi e Si accettano miracoli con Fabio de Luigi e Serena Autieri.