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Croccanti fuori e morbide all’interno: sulla tavola dei napoletani non mancano mai le “Castagne del prete” | Una leggenda particolare

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La leggenda delle castagne del prete – paginevesuviane.it

Tipiche della tradizione partenopea, le castagne del prete hanno un origine alquanto particolare ed intrigante.

Sulla tavola dei campani questa prelibatezza non manca mai. Anche se molti italiani che non risiedono nelle vicinanze non le hanno mai sentite nominare, le castagne del prete vengono consumate tipicamente durante il periodo natalizio.

In origine erano conosciute quasi esclusivamente in Irpinia, soprattutto a Montella, un piccolo comune in provincia di Avellino. Con il tempo invece si sono diffuse nel resto della Regione Campania, soprattutto a Napoli, dove le suddette castagne vengono tradizionalmente accompagnate da frutta secca alla fine del pasto o durante i classici giochi natalizi che si fanno in compagnia di familiari e/o amici.

Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: come mai sono chiamate castagne del prete? Si tratta di un nome decisamente unico e originale e ci sono numerose leggende sull’origine. Qui di seguito troverete le più accreditate.

La leggenda delle castagne del prete

Le castagne del prete sono molto conosciute nella celebre città partenopea, anche se molti non hanno idea del perché si chiamino in questo modo. Bisogna ammettere infatti che si tratta di un nome molto creativo, anche se la sua origine è incerta. Secondo una delle ipotesi più attendibili, le castagne del prete si chiamerebbero così in quanto venivano prodotte dai monaci irpini.

Un’altra ipotesi più fantasiosa invece vedrebbe come protagonista un prete dell’Irpinia, che un giorno avrebbe ricevuto in regalo una gran quantità di castagne. Così avrebbe deciso di portarle al convento caricandole su un mulo. Però il loro peso eccessivo avrebbe fatto inciampare l’animale e queste ultime sarebbero finite nel fiume. Il prete avrebbe fatto di tutto per raccoglierle e una volta arrivato al convento le avrebbe messe in forno per farle asciugare. Le castagne quindi sarebbero diventate morbide all’interno e al tempo stesso croccanti all’esterno. Ed è così che sarebbero nate le castagne del prete.

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La leggenda delle castagne del prete – paginevesuviane.it

Preparazione

Le castagne del prete possono essere cotte in diversi modi. Innanzitutto, una volta raccolte vengono fatte essiccare nei gratai, ovvero dei luoghi caratterizzati da grate di legno, al di sotto delle quali vengono accessi dei fuochi. Questi ultimi non vengono spenti per quindici giorni, in modo che le castagne possano seccarsi completamente. Trascorso questo tempo, si passa alla tostatura, mettendole in forno per trenta minuti.

Ed è in questo momento che si utilizza il cosiddetto metodo del prete. Per aggiungere ulteriore sapore alle castagne, si prendono delle grandi cisterne e si immergono insieme all’acqua e al vino. Per quanto riguarda la preparazione, esistono due varianti. Nella prima la castagne vengono sgusciate prima di metterle sul fuoco. Nella seconda invece queste ultime vengono infilate ad uno spago e appese, fino a quando non vengono consumate.