Errico Porzio, dal cuoppo fritto alle pizze social: ecco quanto costa mangiare in una delle sue pizzerie
Presente in tutto il Bel Paese, la catena del celebre pizzaiolo napoletano è davvero speciale: ecco quanto costano le sue specialità.
Molti non lo avranno mai sentito nominare, soprattutto se residenti al Nord Italia, ma Errico Porzio è davvero una forza della natura quando si tratta di pizze. Discendente da una storica famiglia di pizzaioli, quest’ultimo ha deciso di portare un po’ di innovazione nei suoi locali, implementando tecniche di lavoro originali e personalizzate.
Questo ha permesso a Porzio di raggiungere una certa popolarità in Campania ma è stato grazie al web che l’imprenditore si è fatto conoscere a livello nazionale. Classe 1976, il noto pizzaiolo ha iniziato ad appassionarsi a questo mondo da giovanissimo e a diciotto anni si è trasferito in Calabria per cimentarsi nella sua prima esperienza lavorativa.
Qui è rimasto per ben cinque anni, dopo dei quali è rientrato a Napoli dove ha aperto la prima pizzeria, chiamata originariamente Lampo, in riferimento alla velocità con la quale venivano serviti i clienti. Negli anni ha rilevato altri locali, facendo dunque nascere una vera e propria catena di pizzerie.
Una catena di pizzerie da primato
L’attività imprenditoriale di Errico Porzio è in continua espansione. Infatti vanta locali sparsi in tutto lo stivale e non c’è alcun dubbio che prossimamente ne aprirà di nuovi. Al momento la catena conta circa 540 dipendenti suddivisi in 6 pizzerie differenti situate a Soccavo, dove sorge la primissima pizzeria, Vomero, Aversa, Salerno, Lungomare di Napoli e Roma.
Come accennato in precedenza, il pizzaiolo ha voluto aggiungere alla tradizione un pizzico di innovazione, sia nell’impasto che ne condimento della pizza stessa. Si è quindi dato vita ad un menù spaziale, amato da tutti, dai più piccini agli adulti.
Menù
La fantasia ad Errico non è certo mancata, come mostrato dal menù che offre nei vari locali appartenenti alla sua catena di pizzerie, che contiene anche delle fritture come antipasti, tutti al di sotto dei 4 euro. Tra questi troviamo le frittatine, grandi o mignon, gli arancini e il cuoppo napoletano, che racchiude un insieme di straordinarie specialità campane come i crocchè, le zeppoline e le patatine.
Per quanto riguarda le pizze, ci sono le social, tra le più richieste, come la poker (9 euro), suddivisa in 4 gusti: margherita, ripieno classico, pizza fritta e salsiccia e friarielli. Tra le altre troviamo la fior di ragù, a base di ragù per l’appunto, la partenope (8 euro), con passata di pomodorini gialli e fior di latte e la sbriciolata (8 euro), con base bianca con provola, arricchita da speck, tarallo sbriciolato e crema di nduja.