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Incurabili, la vera storia dietro la nascita di uno degli ospedali più misteriosi di Napoli: questione di miracoli

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La storia dell’Ospedale degli Incurabili – paginevesuviane.it

Grazie ad un miracolo è nato uno degli ospedali più affascinanti e misteriosi del Bel Paese, situato nella celebre città partenopea.

L’Italia può vantare alcuni degli ospedali più all’avanguardia del mondo, grazie alle tecnologie odierne e a medici di primo livello. Ovviamente non sono tutti uguali, soprattutto tra regioni differenti ma ce ne sono alcuni che hanno catturato l’attenzione dei più curiosi.

Tra questi troviamo il Complesso degli Incurabili. Ne avete mai sentito parlare? Si trova a Napoli, per l’esattezza tra Via Maria Longo e Via Domenico Capozzi, e rappresenta un vero e proprio gioiello culturale e architettonico.

Non solo, è stata la sua storia in particolar modo a conquistare il cuore dei napoletani e di tutti coloro che ne sono venuti a conoscenza. Ma scopriamo la ragione che ha dato notorietà al celeberrimo Complesso degli Incurabili.

Le origini

Non c’è alcun dubbio che Napoli sia una città con una profonda storia artistica e culturale. Tra gli edifici degni di nota c’è anche l’Ospedale degli Incurabili. Molti di voi non lo avranno mai sentito nominare ma nel corso dei secoli ha rappresentato una vera e propria ancora di salvezza per decine di migliaia di pazienti.

Le sue origini risalgono al 1521, anno in cui è stato costruito per volontà di Maria Lorenza Longo, una donna che si ammalò tempo prima e le sue condizioni di salute l’avevano paralizzata. Però fu miracolata durante un pellegrinaggio a Loreto, da dove ritornò guarita. E per ringraziare di questo miracolo ha deciso di fondare il suddetto ospedale.

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La storia dell’Ospedale degli Incurabili – paginevesuviane.it

La beatificazione

Il luogo è impregnato di una storia a dir poco unica nel suo genere, legata ovviamente alla cura dei malati. Infatti l’ospedale, come tale, è nato per fornire assistenza a tutte quelle persone a cui non veniva più data alcuna speranza di vita, soprattutto a causa dell’epidemia di sifilide che si era diffusa a quel tempo, la prima di questo genere.

L’edificio ha ospitato anche diversi santi e beati tra cui San Gaetano Thiene, Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, San Giovanna Antida Thouret, la Venerabile Caterina Volpicelli, il beato Ludovico da Casoria, il beato Bartolo Longo e San Giuseppe Moscati. Proprio per tutto il lavoro svolto la stessa Maria Lorenza Longo, la donna che ha dato il via a questo progetto, è stata santificata. Il processo, cominciato nel diciannovesimo secolo è terminato il 9 ottobre 2021. Il suo cranio, l’unico suo resto, si trova nella chiesa di Santa Maria di Gerusalemme.