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O’ Sole Mio, la canzone simbolo dei partenopei non è stata scritta a Napoli: una scoperta clamorosa

O' Sole Mio
Il brano O’ Sole Mio – paginevesuviane.it

Non tutti lo sanno ma la canzone simbolo di Napoli e dal titolo O’ Sole Mio non è stata scritta nel capoluogo partenopeo.

La città di Napoli ed i napoletani hanno una lunga tradizione quando si parla di musica. Non solo per quanto riguarda quella moderna o neomelodica ma anche per la musica definita classica.

In tal senso il repertorio napoletano è ricco di grandi successi e di canzoni che hanno fatto la storia, ed in alcuni casi continuano a farlo, della città. Un esempio è la nota e classica canzone napoletana dal titolo O’ Sole Mio che conoscono in tutto il mondo.

Una canzone emblema della città di Napoli ma che in realtà non è stata scritta nel capoluogo campano ma vediamo cosa viene fuori.

Musica napoletana, il successo di O’ Sole Mio: i dettagli

La canzone dal titolo O’ Sole Mio è stata resa pubblica nel 1898 ma non ha subito conquistato il pubblico. I due autori della canzone, ossia Giovanni Capurro e Eduardo Di Capua, non hanno infatti guadagnato molto e sono deceduti in completa povertà. Successivamente è diventata un vero e proprio inno della città partenopea e numerosi artisti hanno cantato questo brano nel corso degli anni.

Tra le interpretazioni più amate dal pubblico troviamo quella di Luciano Pavarotti o ancora quella di Enrico Caruso. Nel corso degli ultimi anni anche diversi cantanti napoletani e non hanno cantato il celebrano brano in pubblico. In ogni caso tutti ne hanno riconosciuto il tratto tipico della musica napoletana anche se la canzone non è stata scritta nel capoluogo campano bensì molto lontano.

Le origini di O’ Sole Mio – paginevesuviane.it

O’ Sole Mio, il retroscena sulle origini della canzone: cosa dice la storia

Secondo alcuni studiosi ed esperti in materia, Capurro ha scritto i versi della nota canzone e li ha poi affidati a Di Capua per la melodia quando questi non si trovava a Napoli ma ad Odessa, nell’impero russo, con suo padre violinista di una nota orchestra. Questi avrebbe quindi realizzato la melodia osservando l’alba non sul Golfo della città di Napoli ma seduto sulle sponde del Mar Nero.

Una location quindi diversa da quella che tutti immaginavamo ma il tratto napoletano di Di Capua è secondo molti ben visibile nel brano. Senza dubbio si tratta di un dettaglio importante ma non fondamentale per i napoletani che considerano ancora questo brano come parte integrante della loro storia insieme alla canzone dal titolo O’ Surdato Nnammurato.